Il laser a diodi in campo otorinolaringoiatrico era stato inizialmente poco considerato, con le sorgenti che non eccedevano gli 800 nm, maggiormente termiche e meno emostatiche. Con l’avvento delle più recenti lunghezze d’onda maggiori di 900 nm con specifica selettività su emoglobina ed acqua si garantisce un’ottima vaporizzazione ed un taglio/coagulo di altissima precisione.
In ORL la trasmissione del raggio laser sul campo operatorio avviene in due modi a seconda del tipo di applicazione:
NO CONTACT / non a contatto, con selettività fototermolitica sui tessuti ipercromici, nel rispetto dei tessuti circostanti sani;
CONTACT / a contatto, tramite fibre ottiche, flessibili e di dimensioni comprese tra i 200 ed i 600 micron. Tale caratteristica consente anche l’uso in ambito endoscopico, indipendentemente dal tipo di endoscopio utilizzato.
Cavo Orale: emiglossectomia per escissione da corpo lingua (chirurgia robotica), neoformazioni labiogengivali, fibroma gengivale, tonsillectomia, uvulopalatoplastica, ipofaringe e laringe fibrosarcoma, neoformazioni dell’epiglottide, diaframmi laringei, trachea granulazioni peristomali, granulazioni tracheali, neoformazioni benigne e maligne del naso e padiglioni auricolari, chirurgia funzionale dei turbinati, ipertrofia dei turbinati, poliposi nasali, diaframmi canali membranosi, cordectomie, roncopatie - rimodellamento del tessuto muscolare nasale per smettere di russare eseguito senza anestesia locale infiltrativa, sinusiti croniche.