Il trattamento laser transdermico - anche detto percutaneo, transcutaneo o esodermico delle teleangiectasie degli arti ha visto nel corso degli anni uno spostamento di utilizzo delle lunghezze d’onda più selettive di colore verde-giallo - 532, 577, 585 nm - scarsamente penetranti e operanti secondo il principio della fototermolisi selettiva, verso le lunghezze d’onda diodiche N.IR. infrarosse vicine 808, 940, 1064 nm, nettamente meno selettive sulle esche ottiche emoglobiniche, ma più penetranti (3-4mm).
Tali radiazioni, per provocare la fotocoagulazione parietale vasale, necessitano di impulsi notevolmente più lunghi proporzionati allo spessore parietale, con un sufficiente tempo di danneggiamento termico - TDT - abbinando un contestuale raffreddamento cutaneo e più sedute.
Telengectasie degli arti inferiori e pigmentazioni emosideriniche
Le teleangectasie - venulectasie, flebectasie - sono dilatazioni capillari venose, arteriose ed arterovenose del plesso subpapillare dermico, nella maggioranza dei casi sono espressione periferica di malattia varicosa. Fortemente odiati dal sesso femminile come i cosiddetti capillari delle gambe, dopo un’anamnesi accurata ed una diagnosi precisa con studio emodinamico, possono essere trattate con differenti metodologie laser:
esclusivamente transdermico per i vasi isolati e superficiali o in abbinamento a fotocoagulazione
endoluminale sui vasi più profondi - FLEBOLASER® / FTF System® - LASEmaR® 800
L’alta incidenza di recidive (+50%), induce alla continua ricerca di cure mini invasive, efficaci, senza complicanze che consentano rapidi recuperi, migliore qualità di vita e risultati stabili.
La strategia terapeutica proposta da Eufoton® per i trattamenti vascolari transdermici degli arti comprende diverse soluzioni:
Piccoli vasi rossi residui alla scleroterpia
Un laser verde LASEmaR® 500 - 532 nm - per le minori ectasie superficiali rosse – matting e per le pigmentazioni emosideriniche superficiali post scleroterapia. Si rivela inoltre di estrema utilità per tutte le applicazioni vascolari superficiali di attinenza maggiormente dermatologica: teleangectasie del viso, spider naevus, eritrosi, rosacea, sindrome Klippel-Trénaunay, angiomi piani, rubini e stellati.
Vasi bluastri o violacei.
LASEmaR® 800 - 808 nm - per il trattamento transdermico delle ectasie a maggiore concentrazione di deossiemoglobina (colore viola). Un’alternativa alla sclerosi chimica delle teleangectasie più profonde non trattabili in modalità transdermica è rappresentata dal metodo endoperivenoso attraverso microfibre ottiche da 200 microns.
LASEmaR® 940 - 940 nm per il trattamento esclusivamente transdermico delle venulectasie viola o blu a maggiore concentrazione di deossiemoglobina (colore blu).
Vasi Rossi o Blu o Viola?
La risposta più completa per il trattamento transdermico prevede l’impiego di Spectrum Dual Boost® l’unico laser al mondo che combina due lunghezze d’onda simultanee - 532 e 940 nm - per il trattamento transdermico dei vasi di qualsiasi colore, compresi quelli rossi più profondi dell’interno coscia, difficili da trattare con la scleroterapia.
Trattamento laser delle pigmentazioni emosideriniche
Alla scleroterapia delle varici reticolari e teleangectasiche degli arti inferiori può residuare una noiosa complicanza estetica rappresentata dalla pigmentazione emosiderinica dermo - epidermica. La pigmentazione da sclerosi di tronchi maggiori è ovviamente più profonda.
La terapia delle pigmentazioni post sclerosanti può essere chimica o fisica: sostanze chimiche esfolianti, come l’acido tricloroacetico, il retinoico, il fenolo, l’EDTA ecc., possono a loro volta causare pigmentazioni post flogistiche, ustioni, infezioni, depigmentazioni e cicatrici inestetiche; la terapia fisica ideale utilizza invece il laser Q-Switch, ma LASEmaR® 500 presenta una lunghezza d’onda vicina a quella dello spettro cromoforico dei pigmenti emosiderinici - 477nm - e, quando usato con lo scanner frazionato Lightscan™ determina una fototermolisi frazionata selettiva molto superficiale. Lo strumento facilita enormemente l’operatore nel distribuire l’energia vaporizzante i pigmenti su superfici ampie. Grazie alla rapidità d’esecuzione, all’assenza di sanguinamento, di infezioni, di dolori, di necessaria ripetitività ed a scarso eritema è un metodo efficace per il trattamento delle pigmentazioni post infiammatorie, scleroterapiche e traumatiche superficiali.